La promozione "mobile" fa bene agli affari

Un'indagine Nielsen evidenzia una maggiore propensione all'acquisto se la pubblicità è effettuta tramite smartphone o tablet.La pubblicità su smartphone e tablet in Italia funziona più che in altri paesi. Lo prova una recente indagine Nielsen che ha esaminato i diversi comportamenti dei consumatori statunitensi, inglesi, tedeschi e italiani. Nel nostro Paese, i proprietari di dispositivi mobili risultano più disposti di altri ad usufruire dell'offerta online. Dei 4 Paesi analizzati, l'Italia è il mercato in cui emerge un maggiore interesse dell'utente alla ricerca di informazioni pubblicitarie tramite dispositivi mobili.

In base alle statistiche Nielsen dopo aver visto un annuncio pubblicitario sul proprio dispositivo, il 32% dei consumatori italiani ha deciso un acquisto su Internet, di questi il 13% direttamente attraverso device mobile, il 19% in un normale negozio.Gli italiani risulterebbero molto attenti alle promozioni con l'11% degli utenti che fa uso di coupon ricevuto su un dispositivo mobile per sfruttare gli sconti, a fronte di un 10% di americani e un 9% di inglesi e tedeschi. Un altro aspetto importante mostrato da Nielsen è rappresentato dal fenomeno delle applicazioni per lo shopping: in particolare sono diffuse tra l'81% di chi scarica apps. Alla luce dei dati rilevati non può essere ignorato il crescente ruolo dei dispositivi mobili nell'influenzare le scelte d'acquisto soprattutto in Italia, paese all'avanguardia in Europa per penetrazione di smartphone.


Gli smartphone sono sempre più diffusi e sempre più alla portata di tutti. Secondo le stime, il 58% degli utenti di telefonia mobile degli Stati Uniti avrà uno Smartphone entro la fine del 2012 e il 71% utilizzerà l'internet mobile almeno una volta al mese. Di conseguenza aumentano anche gli investimenti pubblicitari nel settore mobile. I dati parlano di circa 1,23 miliardi di dollari investiti in pubblicità mobile per il 2011 solo negli Stati Uniti, contro i 743 milioni di dollari del 2010. Le previsioni per gli anni a seguire sono ancora più rosee: gli investimenti degli inserzionisti toccheranno quota 4,4 miliardi di dollari entro il 2015. Di questi miliardi di dollari fanno parte le spese per gli annunci display (come banner, rich media e video) e la ricerca e la messaggistica basate sulla pubblicità, sia su Smartphone che su Tablets. Il grafico parla da solo: DATIMOBILE